giovedì 22 marzo 2012

Facoltà Medicina, Pizza: «Alta la nostra attenzione»

Il quadro politico nazionale è ormai evidente. La semplificazione nazionale, accompagnata da uno svuotamento dei partiti, impone nuove scelte e nuove strategie.

Anche le prossime elezioni amministrative annunciano cambiamenti sotto il profilo della geografia politica. L’aggregazione delle forze d’ispirazione popolare moderata è possibile e necessaria soprattutto al centro. Di ciò non ne ha dubbi Luigi Pizza, segretario provinciale della Democrazia Cristiana che, mantenendo in piedi i principi dello scudo crociato ancora conservato nello storico simbolo del partito che rappresenta a Salerno, sostiene: «Nel grande vuoto lasciato dai partiti s’avverte la necessità di aggregare energie attorno ad un’idea forte ed attuale: quella del popolarismo italiano ed europeo».

Dottore Pizza, i cattolici giocano un ruolo fondamentale anche adesso?

«I cattolici in politica debbono continuare a far sentire forte la propria voce, iniziando dai nostri territori. Tant’è che è nostra intenzione organizzare un importante convegno, a metà aprile, sull’attualità della dottrina sociale della Chiesa».

Ma dal livello nazionale, scendiamo alle vicende di casa nostra, ed in particolare alle prossime amministrative. Si vota in ventinove comuni ma il centro più importante è Nocera Inferiore

«La Dc è un partito di governo e non di lotta. Noi manteniamo fede all’impegno iniziale, senza deroga, di alleanza strategica con il Pdl. Pertanto la Democrazia Cristiana sosterrà tutti i candidati del Pdl o comunque coloro che sono riferimento dell’area politica di centrodestra. In particolare, sarà sostenuto, con grande vigore e convinzione, il dottore Cremone a Nocera Inferiore, candidatura autorevole, popolare e persona fortemente radicata sul territorio. Cremone, a mio avviso, rappresenta una vera e grande occasione per la città di Nocera Inferiore».

Tralasciando il quadro elettorale e strettamente politico, un argomento che le sta particolarmente a cuore è la facoltà di Medicina dell’Università di Salerno. Attualmente, ricordiamo, al centro del dibattito per il mancato perfezionamento del decreto che sancirebbe, in via definitiva ed inequivocabile, l’istituzione della facoltà della città della scuola medica.

«C’è un impegno costante per realizzare ciò che ormai è divenuto una realtà. Occorre ricordare il grande convegno nell’aula magna dell’Ateneo, alla presenza dell’allora ministro alla Salute Fazio e dell’allora sottosegretario al Miur, Giuseppe Pizza, nonché del rettore Pasquino, del manager dell’azienda ospedaliera Bianchi e del presidente della Provincia Cirielli (seguito poi da un altro appuntamento tenutosi all’ospedale Ruggi D’Aragona con il sindaco De Luca), che sancì, di fatto, l’imminente completamento del decreto di istituzione della facoltà di medicina e della clinicizzazione dell’azienda ospedaliera universitaria. Non ci sono particolari motivi ostativi alla firma del decreto ma sosteniamo la preoccupazione del rettore di tenere alta la guardia e facciamo nostro il richiamo ad una sorta di costituente della politica per vigilare il definitivo completamento dell’iter. Ciò in virtù dei primi laureati in medicina alla facoltà di Salerno, previsti per il prossimo anno»

Oltre ad essere segretario provinciale della Dc, lei è primario dell’Unità operativa di Salute Mentale del distretto Sapri – Camerota e direttore del dipartimento di Salute Mentale dell’ex asl Salerno 3. In tal senso, in questi ultimi giorni si discute del caso Opg con riferimento, in particolare alla struttura di Mariconda di Salerno

«E’ difficile coniugare cura e detenzione. Noi preferiamo curare, laddove è possibile, in libertà. L’inutile diatriba sorta a proposito della istituenda struttura nella sede di Mariconda si poggia su un falso problema. Non vi è, a mio avviso, alcun pericolo di nessun ordine e grado, né per il contesto ambientale, né per la popolazione del quartiere. La struttura è finalizzata alla cura delle persone, nell’ottica di superamento degli Opg, che ripropongono ancora oggi, le barbarie delle strutture manicomiali. Pertanto la scelta dell’Asl è una scelta di civiltà scientifica, giuridica e culturale. Debbo, altresì, sollevare, purtroppo, che ancora ad oggi persiste uno stigma culturale nei confronti di pazienti psichici, che scatta come un “riflesso pavloviano”, incentivando una sorta di caratterizzazione culturale, difficile da scardinare».

A Mariconda, nel caso specifico

«Lì non è un Opg. Le strutture che dovranno surrogare gli ospedali psichiatrici giudiziari saranno indicati con apposito decreto del Ministro della Salute previsto per fine marzo ed avranno specifiche caratteristiche strutturali, funzionali ed organizzative e che diventeranno operative entro marzo del 2013».

Torniamo alla politica, riallacciandoci al punto iniziale, quale è la collocazione dei piccoli partiti a livello nazionale

«Vi è una esigenza ormai universalmente riconosciuta di semplificazione nazionale. In tal senso c’è la necessità di aggregare i vari segmenti di ispirazione popolare moderata. Una massa critica necessaria per evitare residualità e marginalità nella guida dei processi politici. Ribadisco la convinzione di mettere in campo energie attorno alla concezione del popolarismo italiano ed europeo. Noi ci proviamo a muoverci in tal senso».

martedì 25 gennaio 2011

Verso il voto a Salerno/Sosteniamo candidatura ufficiale del Pdl

La Democrazia Cristiana smentisce il sostegno alla candidatura di Antonio Cammarota per la poltrona di primo cittadino della città di Salerno. La conferma arriva direttamente dal segretario provinciale del partito, dottor Luigi Pizza. “La Democrazia Cristiana - afferma il segretario provinciale dottor Luigi Pizza - sosterrà la candidatura a sindaco di Salerno dell'avvocato Anna Ferrazzano, smentendo ulteriori accordi con altri candidati. Quella della Ferrazzano è l'unica candidatura riconosciuta dal Popolo della Libertà, attraverso il suo coordinatore regionale e provinciale. La Dc di Salerno lavorerà per la formazione di una propria lista o per una aggregazione di più partiti. Siamo un partito di governo e non di lotta - prosegue Luigi Pizza - ed in tal senso è nostra intenzione garantire un equilibrio politico che rispecchi accordi nazionali”

lunedì 10 gennaio 2011

Salerno capitale dimenticata? "Ora evento riparatore"

SALERNO - La gaffe è abbastanza rilevante. Salerno capitale dimenticata alle prime celebrazioni per il 150esimo anniversario dell'Unità d'Italia è qualcosa che non può passare inosservata. Soprattutto ai salernitani che sotto il profilo storico, oltre alla scuola medica annoverano anche questa tappa storica e politica che segno l'ormai nota "svolta". Proprio così. Dalla residenza di governo salernitana che furono poste le basi per la costituzione e la Repubblica. Tre governi fino a quello guidato da Bonomi che elaborò a Salerno il referendum. In quel governo basti pensare che c'erano personalità del calibro di Badoglio, Togliatti e di Acilde De Gasperi. Insomma altro che "capitale di transizione" come considerata da alcuni immediatamente dopo la gaffe. Gli stessi costituzionalisti avrebbero definito Salerno degna di essere definita tra le capitali d'Italia. E ne è fermamente convinto Luigi Pizza, ex consigliere comunali di Salerno, segretario provinciale della Democrazia Cristiana e fratello di Giuseppe Pizza, sottosegretario di stato all'Istruzione. E se il sottosegretario salernitano (segretario nazionale della storica Dc) ha già avanzato l'ipotesi di una cerimonia «riparatrice», Luigi Pizza analizza l'intera vicenda: «Una dimenticanza imperdonabile a cui va messo riparo. Dal punto di vista della forma e della sostanza Salerno deve essere annoverata tra le Capitali d'Italia. Salerno è stata sede del Governo e dello Stato, all'epoca incarnato dal Re». Ma il dottore Pizza racconta poi: «Ricordo due cerimonie che si sono svolte a Salerno. Ero consigliere comunale quando abbiamo celebrato i cinquant'anni da Salerno Capitale alla presenza di Scalfaro mentre una successiva cerimonia (amministrazione De Biase) vide la presenza dello stesso Napolitano, all'epoca senatore, proprio qui a Salerno». «La città merita - prosegue Luigi Pizza - di essere ripagata. Non possiamo consentire una dimenticanza così eclatante». Sull'evento "riparatore" ci sta pensando il sottosegretario pronto a sottoporre la vicenda al Consiglio dei Ministri. «Mi dispiace molto - ha, infatti, dichiarato Giuseppe Pizza - ora cercheremo di dare a Salerno il giusto riconoscimento, correndo ai ripari verso un grave errore del protocollo della Presidenza della Repubblica» .

sabato 20 novembre 2010

Salerno, convegno dei popolari liberali - Il messaggio dell'on. Giuseppe Pizza

Caro On. Giovanardi,
avrei partecipato molto volentieri al Convegno Nazionale dei Democratici Cristiani che hai voluto organizzare nella mia città.
Purtroppo, inderogabili impegni di rappresentanza istituzionale, per importanti e strategiche decisioni del M.I.U.R. proprio nel campo della Ricerca, mi vedono tuttora impegnato all’Estero.
Pertanto ho affidato all’amico Emerenzio Barbieri, che ringrazio, questo breve messaggio di saluto per rendervi partecipi della mia completa disponibilità a condividere con Te e con tanti autorevoli amici presenti, che saluto con viva e affettuosa cordialità, ogni iniziativa utile a delineare comuni preziosi percorsi.
A maggior ragione in questo delicato momento politico, laddove polemiche e divisioni hanno ridotto gli spazi operativi dell’azione di Governo ed impongono a tutti noi, ed alle forze politiche che si riconoscono nel centrodestra, rinnovate e più esigenti riflessioni.
Innanzitutto in ragione di una grande e sentita esigenza di governabilità da parte delle nostre comunità ed anche della pressante necessità di una decisa e coerente azione di Governo, volta a sostenere ed incoraggiare i timidi segnali di ripresa economica che per fortuna stiamo registrando.
Riteniamo un fatto assai grave, con l’auspicio che non accada, non poter completare quel programma che gli elettori avevano approvato nelle ultime elezioni politiche, affidandone la realizzazione al Governo guidato dall’On. Silvio Berlusconi.
In un momento così delicato per il Paese non possiamo quindi che ribadire la piena lealtà al patto che ci vede alleati al Popolo della Libertà: pur riaffermando la nostra specifica identità e di conseguenza la nostra autonomia politica.
Identità e autonomia che ci impongono, tuttavia, il dovere di renderci disponibili ad una necessaria intesa con tutti i gruppi che, nell’ambito del centrodestra, si riconoscono nei valori e nella tradizione storica della Democrazia Cristiana.
L’attuale frammentazione comporta di fatto una sostanziale inincidenza politica nella guida dei processi in atto.
Infatti la diaspora post democristiana mostra sempre più oggi la propria inadeguatezza nel rappresentare tanta parte dell’opinione pubblica del Paese e al contempo di rispondere all’esigente appello della Chiesa per una rinnovata presenza unitaria dei cattolici.
E’ pertanto necessario ed urgente accelerare possibili ed ineludibili processi di aggregazione, se vogliamo realmente tradurre la cultura democratico-cristiana in proposte e progetti adeguati ai tempi nuovi che esigono, per dirla con Aldo Moro, strutturali cambiamenti nelle forme dell’impegno civile del cattolicesimo politico.
Sono tutti questi elementi e fattori che attendono legittimamente un momento di sintesi, capace di rimettere al centro della Politica la nostra comune cultura.
E noi, assieme a Te ed a tanti autorevoli amici, vogliamo spenderci senza ambiguità e con coraggio, per questo straordinario obiettivo.
Un cordiale saluto,
Giuseppe Pizza
Il convegno si tiene sabato 20 e domenica 21 novembre 2010 al Gran Hotel di Salerno

venerdì 20 agosto 2010

Addio Presidente Cossiga


Il saluto della Democrazia Cristiana al Presidente Francesco Cossiga. Pizza: "Aveva una capacità di prevedere gli eventi che, forse, solo ora siamo in grado di apprezzare". Il ricordo del Segretario Nazionale della Dc e Sottosegretario di Stato all'Istruzione, Università e Ricerca Scientifica sul sito: www.democraziacristiana.org

domenica 4 luglio 2010

Dc, congresso cittadino ad Eboli: Dario Palo nuovo segretario

Il giorno 25 giugno 2010, alle ore 18.30, presso i locali della sezione Provinciale di Eboli, sita in Via Cassese-n°10, si è svolto il 1°Congresso cittadino della Democrazia Cristiana che ha visto la partecipazione di tutti i rappresentanti dei partiti della Città di Eboli, dell’Amministrazione Comunale, della stampa, nonchè della rappresentanza dei commercianti , degli iscritti e della popolazione ebolitana .
Ha presieduto il Congresso il Delegato del Segretario Provinciale della Democrazia Cristiana dott. Gennaro Conte, coadiuvato dal vice Segretario Provinciale e Commissario della sezione della D.C. di Eboli Francesco Gaudieri.

Francesco Gaudieri, dopo aver salutato tutti i numerosi presenti, ha introdotto i lavori relazionando sulla storia della Democrazia Cristiana di Eboli e sulla motivazione della rinascita di questo partito che conta già cinquanta iscritti/attivisti, dissertando sinteticamente sul seguente manifesto politico della sezione di Eboli: “Il movimento dei cattolici democratici e popolari è stato protagonista della ricostruzione civile, morale ed economica del nostro Paese, guidandone per decenni il suo straordinario sviluppo.
Per questo la Democrazia Cristiana si pone a custode del suo grande patrimonio di esperienze e di valori, un partito popolare, democratico, nazionale, d’ispirazione cristiana, che concorre a guidare i processi di trasformazione della nostra società.

Definire un programma, selezionare una classe dirigente motivata, proporre sistemi di governo locale, ispirati ai principi di responsabilità e solidarietà, continuano ad essere altrettanti compiti della Democrazia Cristiana in linea con la sua posizione storica. Un Partito che fonde il proprio impegno sulla concretezza, senza ridursi a mera testimonianza.

Parte oggi con il 1°Congresso Cittadino il nuovo processo costitutivo della Democrazia Cristiana di Eboli anche a seguito della Sentenza del Tribunale di Roma con cui è stato stabilito che il PARTITO della DEMOCRAZIA CRISTIANA, in persona del legale rapp.te Segretario Amministrativo dott. Armando Lizzi e del Segretario Politico prof. Giuseppe Pizza, è l’unico legittimo titolare dell’uso sia del nome Democrazia Cristiana che del simbolo dello scudo crociato. 
 
E’ un processo aperto, rivolto a tutti i soggetti politici, le associazioni, i movimenti e le singole persone che vogliono impegnarsi per il superamento della distruttiva tendenza alla divisione, alla frammentazione e al trasformismo che ha sinora caratterizzato la politica ebolitana.
 
Noi democristiani ci consideriamo seme e lievito di una grande nuova avventura politica ed umana, impegnati sino in fondo affinché le nostre idee non rimangano confinate nel limbo delle utopie, ma possano tradursi in impegni costruttivi ed in concreti risultati del nostro agire politico, nell’interesse e nella salvaguardia del popolo ebolitano”.

Successivamente, Il Presidente del Congresso Dott. Rino Conte, dopo aver letto all’assemblea la lettera con il saluto e gli auguri del Sindaco di Eboli Avv. Martino Melchionda, chiama ad intervenire gli ospiti presenti; nell’ordine :

Il Presidente del Consiglio Comunale: Luca Sgroia
Il Segretario del Partito Democratico: Donato Guercio
Il Segretario del Partito della Libertà.: Fabrizio Violante
Il Segretario dei Comunisti Italiani. : Del Vecchio Alfonso
Il Segretario di Rifondazione Comunista: Silvio Masillo
Il Segretario dell’U.D.C.: Paolo Polito
Il Segretario di Sinistra e Libertà: Damiano La Salvia
Il Segretario dell’A.P.I.: Benito Ingenito
Il Segretario del Nuovo P.S.I.: Cosimo Di Benedetto
Il Consigliere Comunale Gerardo Rosania
Il Consigliere Comunale Vito Busillo
Il Consigliere Provinciale Massimo Cariello
Il Presidente della CONFESERCENTI: Donato Santimone
L’onorevole Enrico Indelli
Tutti gli intervenuti, apprezzando la forte partecipazione dei cittadini e delle autorità politiche presenti, hanno auspicato una prossima costruttiva collaborazione con la Sezione della Democrazia Cristiana di Eboli finalizzata alla crescita politica, sociale, economica, produttiva e culturale della nostra città, anche per la stima personale che ripongono nella persona di Francesco Gaudieri .
Al termine del dibattito, Il Presidente del Congresso e Il Commissario della Sezione salutano le autorità politiche presenti e i giornalisti, dando inizio ai lavori interni del 1°Congresso del Partito della Democrazia Cristiana.
Intervengono nell’ordine Raffaele Velella, Giovanni Forlano, Fatiha Chakir, Pierluigi Giarletta, Cosimo Corrado, Dario Palo, Mariano Campione, Kebir Habib, Antonio Inverso, Michele senatore, Lucia Ricca.

Terminati gli interventi, Il Delegato del Segretario Provinciale della Democrazia Cristiana Dott. Rino Conte propone all’assemblea del congresso l’organigramma del Comitato Direttivo :
PRESIDENTE: COSIMO CORRADO
SEGRETARIO POLITICO CITTADINO: prof. DARIO PALO
Vice segretario: PIERLUIGI GIARLETTA
Segretario amministrativo: GIOVANNI FORLANO
Comitato Direttivo: quattordici membri

sabato 26 giugno 2010

Pontecagnano Faiano, Antonio Francese nuovo assessore

Antonio Francese è il nuovo Assessore Comunale della Democrazia Cristiana della giunta comunale di Pontecagnano Faiano. E' delegato ai beni culturali, cultura, turismo, politiche Comunitarie. Un importante risultato raggiunto dalla Democrazia Cristiana di Pontecagnano Faiano, guidata dal segretario cittadino Guido Pappalardo e che conta un consigliere comunale, Francesco Smarra, nell'amministrazione comunale del sindaco Ernesto Sica.


Al neo Assessore Comunale giungano gli auguri di buon lavoro dal Segretario Provinciale della Democrazia Cristiana, dottor Luigi Pizza e dall'intero Partito salernitano.