Caro On. Giovanardi,
avrei partecipato molto volentieri al Convegno Nazionale dei Democratici Cristiani che hai voluto organizzare nella mia città.
Purtroppo, inderogabili impegni di rappresentanza istituzionale, per importanti e strategiche decisioni del M.I.U.R. proprio nel campo della Ricerca, mi vedono tuttora impegnato all’Estero.
Pertanto ho affidato all’amico Emerenzio Barbieri, che ringrazio, questo breve messaggio di saluto per rendervi partecipi della mia completa disponibilità a condividere con Te e con tanti autorevoli amici presenti, che saluto con viva e affettuosa cordialità, ogni iniziativa utile a delineare comuni preziosi percorsi.
A maggior ragione in questo delicato momento politico, laddove polemiche e divisioni hanno ridotto gli spazi operativi dell’azione di Governo ed impongono a tutti noi, ed alle forze politiche che si riconoscono nel centrodestra, rinnovate e più esigenti riflessioni.
Innanzitutto in ragione di una grande e sentita esigenza di governabilità da parte delle nostre comunità ed anche della pressante necessità di una decisa e coerente azione di Governo, volta a sostenere ed incoraggiare i timidi segnali di ripresa economica che per fortuna stiamo registrando.
Riteniamo un fatto assai grave, con l’auspicio che non accada, non poter completare quel programma che gli elettori avevano approvato nelle ultime elezioni politiche, affidandone la realizzazione al Governo guidato dall’On. Silvio Berlusconi.
In un momento così delicato per il Paese non possiamo quindi che ribadire la piena lealtà al patto che ci vede alleati al Popolo della Libertà: pur riaffermando la nostra specifica identità e di conseguenza la nostra autonomia politica.
Identità e autonomia che ci impongono, tuttavia, il dovere di renderci disponibili ad una necessaria intesa con tutti i gruppi che, nell’ambito del centrodestra, si riconoscono nei valori e nella tradizione storica della Democrazia Cristiana.
L’attuale frammentazione comporta di fatto una sostanziale inincidenza politica nella guida dei processi in atto.
Infatti la diaspora post democristiana mostra sempre più oggi la propria inadeguatezza nel rappresentare tanta parte dell’opinione pubblica del Paese e al contempo di rispondere all’esigente appello della Chiesa per una rinnovata presenza unitaria dei cattolici.
E’ pertanto necessario ed urgente accelerare possibili ed ineludibili processi di aggregazione, se vogliamo realmente tradurre la cultura democratico-cristiana in proposte e progetti adeguati ai tempi nuovi che esigono, per dirla con Aldo Moro, strutturali cambiamenti nelle forme dell’impegno civile del cattolicesimo politico.
Sono tutti questi elementi e fattori che attendono legittimamente un momento di sintesi, capace di rimettere al centro della Politica la nostra comune cultura.
E noi, assieme a Te ed a tanti autorevoli amici, vogliamo spenderci senza ambiguità e con coraggio, per questo straordinario obiettivo.
Un cordiale saluto,
Giuseppe Pizza
avrei partecipato molto volentieri al Convegno Nazionale dei Democratici Cristiani che hai voluto organizzare nella mia città.
Purtroppo, inderogabili impegni di rappresentanza istituzionale, per importanti e strategiche decisioni del M.I.U.R. proprio nel campo della Ricerca, mi vedono tuttora impegnato all’Estero.
Pertanto ho affidato all’amico Emerenzio Barbieri, che ringrazio, questo breve messaggio di saluto per rendervi partecipi della mia completa disponibilità a condividere con Te e con tanti autorevoli amici presenti, che saluto con viva e affettuosa cordialità, ogni iniziativa utile a delineare comuni preziosi percorsi.
A maggior ragione in questo delicato momento politico, laddove polemiche e divisioni hanno ridotto gli spazi operativi dell’azione di Governo ed impongono a tutti noi, ed alle forze politiche che si riconoscono nel centrodestra, rinnovate e più esigenti riflessioni.
Innanzitutto in ragione di una grande e sentita esigenza di governabilità da parte delle nostre comunità ed anche della pressante necessità di una decisa e coerente azione di Governo, volta a sostenere ed incoraggiare i timidi segnali di ripresa economica che per fortuna stiamo registrando.
Riteniamo un fatto assai grave, con l’auspicio che non accada, non poter completare quel programma che gli elettori avevano approvato nelle ultime elezioni politiche, affidandone la realizzazione al Governo guidato dall’On. Silvio Berlusconi.
In un momento così delicato per il Paese non possiamo quindi che ribadire la piena lealtà al patto che ci vede alleati al Popolo della Libertà: pur riaffermando la nostra specifica identità e di conseguenza la nostra autonomia politica.
Identità e autonomia che ci impongono, tuttavia, il dovere di renderci disponibili ad una necessaria intesa con tutti i gruppi che, nell’ambito del centrodestra, si riconoscono nei valori e nella tradizione storica della Democrazia Cristiana.
L’attuale frammentazione comporta di fatto una sostanziale inincidenza politica nella guida dei processi in atto.
Infatti la diaspora post democristiana mostra sempre più oggi la propria inadeguatezza nel rappresentare tanta parte dell’opinione pubblica del Paese e al contempo di rispondere all’esigente appello della Chiesa per una rinnovata presenza unitaria dei cattolici.
E’ pertanto necessario ed urgente accelerare possibili ed ineludibili processi di aggregazione, se vogliamo realmente tradurre la cultura democratico-cristiana in proposte e progetti adeguati ai tempi nuovi che esigono, per dirla con Aldo Moro, strutturali cambiamenti nelle forme dell’impegno civile del cattolicesimo politico.
Sono tutti questi elementi e fattori che attendono legittimamente un momento di sintesi, capace di rimettere al centro della Politica la nostra comune cultura.
E noi, assieme a Te ed a tanti autorevoli amici, vogliamo spenderci senza ambiguità e con coraggio, per questo straordinario obiettivo.
Un cordiale saluto,
Giuseppe Pizza
Il convegno si tiene sabato 20 e domenica 21 novembre 2010 al Gran Hotel di Salerno
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