
Pronti, via: è partita la campagna elettorale.
«Premetto che non ho intenzione di polemizzare, ma non posso esimermi da osservazioni che appaiono legittime. In primo luogo, si ha il sentore che questa campagna si stia svolgendo nel chiuso delle stanze. Noi non lo faremo. Apriremo alla gente, ci confonderemo con loro in piazza per raccogliere le istanze reali e per far conoscere a tutti la nostra posizione. In seconda battuta, auspichiamo che le tante sedi di partito aperte in questi giorni rimangano anche dopo le elezioni e non si limitino ad essere comitati elettorali ma diventino punti di partenza per un riavvicinamento dei partiti alla società. Infine faccio un appello in vista della nomina degli scrutatori: si effettui il sorteggio».
No, dunque, alla nomina diretta da parte dei consiglieri comunali?
«Penso che il sorteggio sia la soluzione migliore nell’ottica della trasparenza e per dare maggiore possibilità ai giovani di partecipare e conoscere i meccanismi elettorali, in modo da avvicinarli alla politica e non favorire logiche di spartizione».
La Dc con il centro destra all’assalto di Palazzo Sant’Agostino.
«Ho aperto la conferenza di presentazione delle liste della Dc a Salerno. In quella occasione il segretario nazionale, l’onorevole Giuseppe Pizza, ha ribadito con chiarezza l’indipendenza della Dc, l’autonomia del partito che, in questa fase, si allea con il centro destra non solo perché l’intesa esiste già a livello nazionale, ma anche per via degli uomini che si propongono a guida della Provincia di Salerno».
Intesa trovata, in pratica, sul nome di Edmondo Cirielli?
«E’ la soluzione migliore, la garanzia di rinascita dopo anni di sfascio decretati dalla gestione di Angelo Villani e di un centro sinistra che ha prodotto, e veniamo al territorio ebolitano e alla Piana del Sele, solo una pista ciclabile, sempre che così si possa chiamare. Lo spreco è sotto gli occhi di tutti: lascio agli elettori il giudizio nel merito».
Trentasei collegi coperti senza problemi: ritorno in grande stile per lo scudo crociato?
«Da vice segretario provinciale della Dc posso dire che abbiamo messo insieme liste valide, fatte di persone di un certo spessore politico e amministrativo. In molti casi, anzi, abbiamo avuto l’imbarazzo della scelta, segno dell’attenzione verso la Dc che ritorna sulla scheda elettorale dopo quindici anni di purgatorio. Un’attenzione che è verso gli uomini ma, soprattutto, verso i valori e le idee che questo simbolo racchiude. Il nostro contributo a Cirielli presidente giungerà in funzione di questi valori».
Passiamo ai programmi.
«Riqualificazione turistica della provincia, potenziamento dei trasporti pubblici, e sviluppo dell’agricoltura per la Piana del Sele. Non faremo come il centro sinistra che, dopo 30 anni, parla ancora di porto definendolo “isola porto”, tanto per dargli un sapore di modernità. Sul versante scuole, stiamo già interessando il nostro segretario nazionale, sottosegretario all’Istruzione nel governo Berlusconi, per avere maggiore attenzione sui plessi di Eboli e della provincia.
In merito alla sanità, invece, dico subito che siamo per la specializzazione degli ospedali di Eboli e Battipaglia».
E l’ospedale unico della Valle del Sele?
«Solo demagogia. È assurdo concepire nuovi investimenti milionari per costruire una struttura quando poi si parla di razionalizzazione della spesa sanitaria».
Insomma tanti obiettivi…
«…programmati. Vede, quel che manca al centro sinistra ebolitano e provinciale è una visione d’insieme, una progettualità concreta. Siamo di fronte a due amministrazioni che vivono alla giornata. Sin ora Eboli e la Piana del Sele sono servite al centro sinistra solo come bacino di voti. Il nostro intento, invece, è quello di ridare dignità ai territori. Questo è il senso dell’appello al sostegno che rivolgiamo a chi si rivede nei valori e nelle idee della Dc».
«Premetto che non ho intenzione di polemizzare, ma non posso esimermi da osservazioni che appaiono legittime. In primo luogo, si ha il sentore che questa campagna si stia svolgendo nel chiuso delle stanze. Noi non lo faremo. Apriremo alla gente, ci confonderemo con loro in piazza per raccogliere le istanze reali e per far conoscere a tutti la nostra posizione. In seconda battuta, auspichiamo che le tante sedi di partito aperte in questi giorni rimangano anche dopo le elezioni e non si limitino ad essere comitati elettorali ma diventino punti di partenza per un riavvicinamento dei partiti alla società. Infine faccio un appello in vista della nomina degli scrutatori: si effettui il sorteggio».
No, dunque, alla nomina diretta da parte dei consiglieri comunali?
«Penso che il sorteggio sia la soluzione migliore nell’ottica della trasparenza e per dare maggiore possibilità ai giovani di partecipare e conoscere i meccanismi elettorali, in modo da avvicinarli alla politica e non favorire logiche di spartizione».
La Dc con il centro destra all’assalto di Palazzo Sant’Agostino.
«Ho aperto la conferenza di presentazione delle liste della Dc a Salerno. In quella occasione il segretario nazionale, l’onorevole Giuseppe Pizza, ha ribadito con chiarezza l’indipendenza della Dc, l’autonomia del partito che, in questa fase, si allea con il centro destra non solo perché l’intesa esiste già a livello nazionale, ma anche per via degli uomini che si propongono a guida della Provincia di Salerno».
Intesa trovata, in pratica, sul nome di Edmondo Cirielli?
«E’ la soluzione migliore, la garanzia di rinascita dopo anni di sfascio decretati dalla gestione di Angelo Villani e di un centro sinistra che ha prodotto, e veniamo al territorio ebolitano e alla Piana del Sele, solo una pista ciclabile, sempre che così si possa chiamare. Lo spreco è sotto gli occhi di tutti: lascio agli elettori il giudizio nel merito».
Trentasei collegi coperti senza problemi: ritorno in grande stile per lo scudo crociato?
«Da vice segretario provinciale della Dc posso dire che abbiamo messo insieme liste valide, fatte di persone di un certo spessore politico e amministrativo. In molti casi, anzi, abbiamo avuto l’imbarazzo della scelta, segno dell’attenzione verso la Dc che ritorna sulla scheda elettorale dopo quindici anni di purgatorio. Un’attenzione che è verso gli uomini ma, soprattutto, verso i valori e le idee che questo simbolo racchiude. Il nostro contributo a Cirielli presidente giungerà in funzione di questi valori».
Passiamo ai programmi.
«Riqualificazione turistica della provincia, potenziamento dei trasporti pubblici, e sviluppo dell’agricoltura per la Piana del Sele. Non faremo come il centro sinistra che, dopo 30 anni, parla ancora di porto definendolo “isola porto”, tanto per dargli un sapore di modernità. Sul versante scuole, stiamo già interessando il nostro segretario nazionale, sottosegretario all’Istruzione nel governo Berlusconi, per avere maggiore attenzione sui plessi di Eboli e della provincia.
In merito alla sanità, invece, dico subito che siamo per la specializzazione degli ospedali di Eboli e Battipaglia».
E l’ospedale unico della Valle del Sele?
«Solo demagogia. È assurdo concepire nuovi investimenti milionari per costruire una struttura quando poi si parla di razionalizzazione della spesa sanitaria».
Insomma tanti obiettivi…
«…programmati. Vede, quel che manca al centro sinistra ebolitano e provinciale è una visione d’insieme, una progettualità concreta. Siamo di fronte a due amministrazioni che vivono alla giornata. Sin ora Eboli e la Piana del Sele sono servite al centro sinistra solo come bacino di voti. Il nostro intento, invece, è quello di ridare dignità ai territori. Questo è il senso dell’appello al sostegno che rivolgiamo a chi si rivede nei valori e nelle idee della Dc».
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