La Sentenza del TAR Lazio, che esclude i crediti formativi provenienti dalla frequenza dell’ora di religione ai fini del punteggio scolastico e pertanto anche la partecipazione degli stessi insegnanti agli scrutini dei consigli di classe, per la Democrazia Cristiana, risulta discriminatoria e pretestuosa.
Circa il 90% degli studenti e delle famiglie ha scelto e sceglie l’ora di religione, giacchè l’antropologia cristiana non è un orpello culturale ma parte integrante della cultura italiana, e specificità strutturale della nostra identità nazionale.
La fonte del diritto deve essere sempre incarnata sul principio inviolabile della dignità della persona umana e dei suoi naturali ed incomprimibili diritti, tra cui : le istanze della propria coscienza religiosa, sancite tra l’altro dalla nostra carta costituzionale, e che una sentenza anti identitaria, di stampo laicista e tardo illuminista, non può assolutamente relegare nell’ambito della sfera privata o addirittura annullare in nome di una astrattezza giuridica. La Democrazia Cristiana plaude pertanto all’iniziativa del Ministro della Pubblica Istruzione, On. Maria Stella Gelmini, di impugnare tale ideologica sentenza innanzi al Consiglio di Stato, richiamando la ben diversa concezione di laicità dello Stato contenuta in diverse e recenti Sentenze della Corte Costituzionale.
Circa il 90% degli studenti e delle famiglie ha scelto e sceglie l’ora di religione, giacchè l’antropologia cristiana non è un orpello culturale ma parte integrante della cultura italiana, e specificità strutturale della nostra identità nazionale.
La fonte del diritto deve essere sempre incarnata sul principio inviolabile della dignità della persona umana e dei suoi naturali ed incomprimibili diritti, tra cui : le istanze della propria coscienza religiosa, sancite tra l’altro dalla nostra carta costituzionale, e che una sentenza anti identitaria, di stampo laicista e tardo illuminista, non può assolutamente relegare nell’ambito della sfera privata o addirittura annullare in nome di una astrattezza giuridica. La Democrazia Cristiana plaude pertanto all’iniziativa del Ministro della Pubblica Istruzione, On. Maria Stella Gelmini, di impugnare tale ideologica sentenza innanzi al Consiglio di Stato, richiamando la ben diversa concezione di laicità dello Stato contenuta in diverse e recenti Sentenze della Corte Costituzionale.
Roma 13 agosto 2009
Giuseppe Pizza
segretario nazionale Dc
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